Uomo politico, giurista ed economista inglese.
Avvocato erariale durante il secondo gabinetto MacDonald, divenne deputato di
Bristol nel 1931 per il Partito laburista. Per più anni propugnò
l'unità delle sinistre e la stretta alleanza con il Partito comunista:
ciò gli valse nel 1939 l'espulsione dal partito, nel quale venne
riammesso solo nel 1945. Nel 1937 fondò con Bevan il settimanale
"Tribune". Nel 1940 venne nominato da Churchill ambasciatore a Mosca; qui
negoziò il patto di cooperazione anglo-sovietico. Rimpatriato nel 1942,
fu lord del sigillo privato e leader della Camera dei Comuni; nello stesso anno
andò in India, sempre per incarico di Churchill, il quale però si
rifiutò di seguire il consiglio politico di
C., che auspicava la
concessione dello stato di
dominion alle colonie britanniche. Dal
novembre 1942 al maggio 1945 fu ministro della Produzione aeronautica; durante
il gabinetto Attlee tenne dapprima il dicastero del Commercio e poi quello degli
Affari economici, e dal 1947 al 1950 (data in cui diede le dimissioni per
malattia) fu cancelliere dello Scacchiere. Notevole il suo contributo alla
ricostruzione finanziaria ed economica della Gran Bretagna dopo la guerra. A lui
si deve il varo di una politica di austerity volta a incrementare la produzione
per l'estero al fine di ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti,
nonché la rigida applicazione delle norme fiscali. Fervente anglicano,
C. propugnò in alcuni suoi scritti la conciliabilità
teorica e pratica della dottrina socialista con il verbo di Cristo. Tra le sue
opere ricordiamo:
Perché questo socialismo? (1934),
La lotta
per la pace (1936),
Verso una democrazia cristiana (1945),
Democrazia viva (1946) (Londra 1889 - Zurigo 1952).